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Bonus Fiscale per il mondo floro-vivaistico: scatta l'ora


BONUS FISCALE PER IL MONDO FLOROVIVAISTICO

Lo scorso 24 ottobre a Milano la filiera del florovivaismo ha chiesto a gran voce al parlamento italiano di approvare la defiscalizzazione delle opere a verde. Prossime tappe del tour di sensibilizzazione a Bologna e Roma. Il percorso però è ancora in salita. 

Città, quartieri e condomini più ricchi di piante e giardini. Lo hanno chiesto i florovivaisti italiani con il sostegno di studiosi e ricercatori. E' accaduto lo scorso 24 ottobre a Palazzo Lombardia, Milano, durante il Forum “Il valore del verde – Etica, salute, economia”, promosso da Assofloro Lombardia.

Da mesi la filiera è impegnata in un tour de force per sostenere le proposte in discussione alla Camera e al Senato, atte a introdurre un bonus fiscale per opere verdi nei giardini privati. E in questa sacrosanta battaglia continua a fare luce – prima ancora che sulle necessità e le difficoltà del settore – sugli innumerevoli benefici ambientali e sociali del verde. E' parso un attore economico consapevole e maturo, capace di guardare oltre i propri interessi economici – che sono pur sempre prioritari nelle attività di natura  imprenditoriale – quello che nel capoluogo lombardo ha riunito attorno al tavolo donne e uomini di scienza, economisti, onorevoli e senatori, organizzazioni e associazioni per lanciare un chiaro grido di allarme: abbiamo bisogno di più verde. Ne abbiamo bisogno per riqualificare le nostre città e le nostre abitazioni, per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, per favorire l'assorbimento degli inquinanti atmosferici e più in generale per migliorare la qualità della vita di noi tutti. 

 

Mannuccio Mannucci, professore emerito alla Statale di Milano, intervenendo al Forum di Milano ha ricordato che ogni anno in Italia muoiono oltre 8.000 persone per patologie legate all'inquinamento – 800 solo a Milano – e ha affermato che l'incremento dei disturbi cognitivi, come l'Alzheimer, è dovuto anche alla pessima qualità dell'aria che respiriamo. Per sottolineare la necessità di agire sul verde, incrementandolo e riqualificandolo, sono accorsi Rita Baraldi, ricercatrice al Cnr, Maurizio Tira, presidente del Centro nazionale di Studi Urbanistici, Mauro Milillo, professore alla LUISS Guido Carli. Nada Forbici, presidente di Assofloro Lombardia, ha lanciato un appello accorato e disperato al tempo stesso, intriso di viva preoccupazione per un settore che annaspa: “Non basta sopprimere l'Imu agricola, servono sostegni perchè sia incentivata la domanda di verde e non solo l'offerta”. 

In sala c'era anche l'on. Maurizio Bernardo, firmatario di uno dei tre disegni attualmente allo studio, che non ha taciuto le difficoltà, ma si è dichiarato ottimista. In videoconferenza da Roma il sen. Gianluca Susta, promotore del primo progetto di legge in materia di defiscalizzazione, ha manifestato una certa delusione nel non vedere ancora comparire quello del verde di fianco ai molti settori produttivi favoriti dall'ecobonus. 

Insomma tra le parole e i fatti, tra la caparbia volontà dei florovivaisti e la tenace indifferenza di una larga parte dei politici italiani la distanza appare ancora siderale. Sono stati concessi bonus per interventi edilizi di ogni genere, compresi la realizzazione di servizi igienici, muri di cinta e cancellate, la riparazione di grondaie e la tinteggiatura dei soffitti, o per l'acquisto di sedie, comodini e materassi. Invece non si trova la copertura finanziaria per un bonus volto a agevolare la creazione di nuovi giardini e l'acquisto di piante. Per il verde non ci sono soldi, proprio come per gli zerbini, esclusi dall'agevolazione fiscale insieme a pochi altri complementi di arredo. Da oltre un anno ormai si parla di questo benedetto bonus fiscale – che oltre a tutto il resto potrebbe dare una boccata di ossigeno al settore, incrementare le vendite e far emergere il lavoro nero – e ancora non è chiaro se troverà tutto il sostegno necessario a Roma, mediante un provvedimento ad hoc o un emendamento alla legge di stabilità. Restano meno di un paio di mesi per far comprendere a deputati e senatori quanto sarebbe importante includerlo. Intanto registriamo che nel coro a sostegno del florovivaismo italiano e di un bonus per le opere a verde privato, che da Palazzo Lombardia si è alzato forte in direzione dell'Italia intera, è mancata una voce importante: quella del MiPAAF. Nessun rappresentante del Ministero competente era presente al Forum. Non è un bel segnale.

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